«Ed un cugino di mio padre, mio semi-zio, chiamato il conte Benedetto Alfieri.
Era questi il primo architetto del re; ed alloggiava contiguamente a quello stesso Regio teatro da lui con tanta eleganza e maestria ideato, e fatto eseguire.
Io andava qualche volta a pranzo da lui, ed alcune volte a visitarlo;»
Benedetto Innocenzo Gaspare Giuseppe Alfieri, nasce a Roma l' 8 giugno 1699 dall'astigiano Alessandro Alfieri Bianco e dalla romana Lavinia Ponte. Apparteneva al ramo dei conti Alfieri di Cortemilia e, quindi, alla stessa famiglia del cronista astigiano Ogerio Alfieri e del poeta Vittorio Alfieri, che nella "Vita" lo ricorda con venerazione e affetto. Studiò prima a Roma presso il collegio dei padri gesuiti, e poi dal 1722 a Torino dove si laureò in legge.
Il 1° giugno 1739 l'Alfieri fu nominato primo architetto civile del re di Sardegna: da allora la sua attività fu ininterrotta.
Parallelamente compì studi e approfondimenti come autodidatta, in architettura.
Le costruzioni dell'architetto astigiano sono caratterizzate da un barocco di stile michelangiolesco in apparenza molto festoso, ma di fatto rigoroso, molto lontano da soluzioni guariniane ed aggiornato anche rispetto alle architetture juvarriane, verso un diverso uso degli elementi classici, non scevro da autentiche invenzioni (come nel duomo di Carignano),comprensibili con il carattere sprovincializzato della sua cultura architettonica.
È probabile che l'ispirazione per la sua architettura derivi dal suo soggiorno giovanile a Roma, soprattutto per le opere monumentali, dove è forte il tentativo di "sprovincializzare" l'architettura piemontese, avvicinandola il più possibile a quella classica romana. Secondo R.Pommer, lo stile di Alfieri è molto più simile al Vanvitelli che allo Juvarra, o al Vittone. Infatti, i temi conservatori e severi dell'architetto si sposano pienamente allo stile dello scalone del Vanvitelli per la reggia di Caserta. Il rococò per Alfieri non coinvolge mai l'architettura esterna, ma rimane confinato agli interni con geniali intuizioni nell'utilizzo degli specchi, degli scaloni, delle dorature e degli arredi.
Inoltre, tra il 1751 e il 1757, dopo la morte dello Juvarra, proseguì i lavori alla reggia di Venaria Reale di Torino. Fece i disegni per la modifica del Duomo di Torino, per un ampliamento di palazzo Madama e per una ricostruzione del castello di Chambéry. L'Alfieri si occupò anche di urbanistica, con il progetto nel 1756 della piazza all'incrocio fra Via Milano e Via Garibaldi, piazza Palazzo di Città, l'antica Piazza delle Erbe, completata poi nell'Ottocento con la statua di Pelagio Palagi che raffigura Amedeo VI di Savoia detto il Conte Verde. Nel 1753 accettò il progetto di realizzazione del campanile della Basilica di San Gaudenzio di Novara. L'opera venne però terminata nel 1786, 33 anni dopo l'apertura del cantiere e 19 dopo la morte del progettista.
Elenco degli interventi alfieriani
Asti
- Convento di Sant'Anna, ampliamento e costruzione del campanile (1724)
- Coro del monastero di San Bernardino (ora distrutto)
- Palazzo di Città, fronte e ampliamento (1726)
- Palazzo Gazzelli di Rossana, ristrutturazione e ampliamento (1726)
- Orfanotrofio femminile
- Palazzo Alfieri, ristrutturazione e ampliamento (1738)
- Palazzo Amico di Castell'Alfero
- Palazzo Cotti Ceres
- Palazzo Mazzetti, ampliamento e ristrutturazione (1751)
- Palazzo Ottolenghi, ampliamento e ristrutturazione (1754)
- Seminario vescovile di Asti, parte della biblioteca (1763)
Torino
- Accademia Reale, restauro colonne
- Illuminazione del Castello del Valentino, e della città (1750)
- Duomo, progetto per la costruzione di un nuovo duomo (1742-1748)
- Chiesa del Corpus Domini
- Chiesa di San Lorenzo, cappella di San Gaetano (1762)
- Chiesa di Santa Maria al Monte dei Cappuccini, altari laterali (1747)
- Istituto della Provvidenza (ora Esattoria Comunale),(1752)
- Palazzo Asinari di San Marzano, interni (1767)
- Palazzo Barolo, decorazioni interne (1743)
- Palazzo Benso di Cavour, ammodernamenti interni (1757)
- Palazzo Chiablese, ristrutturazione e prolungamento verso S.Lorenzo (1762, 1763)
- Palazzo d'Agliano, (facciata)
- Palazzo Giannazzo di Pamparato (restauro)
- Palazzo Isnardi di Caraglio (sede dell'Accademia filarmonica) (1753)
- Palazzo Madama, ristrutturazione di un appartamento (1753)
- Palazzo Marozzo della Rocca, ricostruzione (1750)
- Palazzo Piossasco di Rivalba (1781)
- Reggia di Venaria Reale, completamento del rustico (1751),nuova fabbrica (1755)
- Palazzo Reale, Galleria Beaumont (oggi Armeria Reale),piano Po (1753); giardino (1756); sala della guardia (1761); Curia regia, altare maggiore (1762); colonne battistero, lavori di marmo/bronzo
- Palazzo della Prefettura (1739)
- Palazzo Solaro della Chiesa, restauro
- Palazzo Turinetti di Cambiano, rifacimento interno (1750)
- Palazzo del real Senato (ora Corte d'Appello),ala sud (1748)
- Superga, real congregazione, allargamento della libreria (1752, 1754)
- Teatro Principe di Carignano (distrutto nel 1782),(1752)
- Teatro Regio, completamento dei lavori (1752, 1756)
Altre località
- Alessandria, Palazzo Ghilini, progetto (il palazzo non venne mai completato) (1731)
- Castell'Alfero, Villa Amico, progetto e costruzione (1725-1730)
- Chambéry, il castello (1752)
- Carignano, progetto definitivo della parrocchiale (1757)
- Casale Monferrato, duomo, cappella di Sant'Evasio (1764)
- Casale Monferrato, Palazzo Alfiano Natta, scuderie (1765)
- Casale Monferrato, chiesa di San Francesco, altare maggiore (distrutto) (1744-1748)
- Casale Monferrato, chiesa di San Pietro Apostolo (1730)
- Cavallermaggiore, chiesa di Santa Teresa dei carmelitani(1757, 1762)
- Ghemme, parrocchiale, altare in marmo (1760)
- Ginevra, fronte del duomo (1752)
- Govone, castello, costruzione (1733 ?-1735 ? )
- Mondovì, duomo, piccoli interventi (1752)
- Nizza Monferrato, Chiesa di San Giovanni Battista
- Novara, campanile di San Gaudenzio (1753),progetto del duomo (1754)
- Novara, Palazzo vescovile, ristrutturazione (1765)
- Monastero di Vasco, chiesa di S.Pietro e Paolo (1763)
- Milano, Palazzo Sormani, fronte e giardino (1765)
- Pavia, Duomo, tamburo della cupola (1766)
- Pecetto Torinese, chiesa d'Eremo dei Calmadolesi, altare di marmo (non più reperibile)(1752)
- Penne, Palazzo Aliprandi-De Sterlich, intervento di ristrutturazione interna (1740)
- Piovà Massaia, chiesa parrocchiale (1749)
- San Martino Alfieri, villa Alfieri, rifacimento
- Trino, Sinagoga, ora conservata all'Eretz Museum di Tel Aviv
- Varallo, basilica Sacro Monte, altare e tribuna (1740)
- Venaria Reale, chiesa parrocchiale, altare maggiore (1756)
- Vercelli, chiesa - cappella del beato Amedeo (1755),piano urbanistico (1760)
Progetti
- Disegni per alcuni arredi della basilica di Superga
- Progetti per la Basilica del Corpus Domini di Torino (1746)
- Progetto e ristrutturazione del Palazzo comunale e Piazza delle erbe (1756)
- Progetto di ampliamento di Palazzo Madama e del collegamento con la galleria Beaumont
- Progetto di riparazione di due case in Contrada Po (Torino)
- Progetti per il monastero e ospedale di S.Andrea a Vercelli
- Progetto per la chiesa di SS.Giovanni Battista e Remigio, Carignano
- Progetto per il riassetto di piazza delle Erbe e via Panierai (ora piazza e via Palazzo di città)
- Progetto di un ponte sul torrente Borbore (Asti)